Riscopriamo il valore del cibo attraverso la Pasqua
22 MARZO 2021

Sedersi a tavola, soprattutto per noi italiani, è un rito che a volte prescinde dal cibo. La tavola è un luogo, come una stanza dove ritrovarsi con amici, parenti, amori o veri e propri sconosciuti. In questo luogo per me “sacro” si prendono decisioni, si stipulano alleanze, si consolidano rapporti; il tutto spesso accompagnato dal cibo.

La cosa che mi affascina di più è la celebrazione che avviene su una tavola delle tradizioni, che senza questo luogo molto probabilmente non sarebbero così consolidate e presenti.

La Pasqua è una di queste occasioni: racchiude una tradizione religiosa e la celebrazione della rinascita della natura nella stagione primaverile, il tutto meravigliosamente descritto in quei piatti che caratterizzano le nostre tavole e che ci riportano a quando eravamo piccoli, al calore di casa.

Questo rito, per tutti legato alla religione cristiana, in realtà, ritrova le sue origini in quei gesti ancestrali precristiani per lo più propiziatori che le popolazioni erano solite celebrare come buono auspicio per il futuro raccolto.

È nel tripudio della natura che rifiorisce che la cucina della Pasqua trova la sua massima espressione! Dalla Valle D’Aosta alla Sardegna, dalla Liguria alle Marche gli ingredienti si ripetono: agnello, capretto, erbette e uova la fanno da padrone, senza dimenticare la tipica colomba pasquale. Tutte preziose primizie “donate“ a questa festa per celebrarla e darle il giusto tributo.

In queste occasioni, il concetto di sana alimentazione cambia forma, per lasciare spazio al cibo tradizionale. Provate a rifiutare una delle portate della nonna e vedrete come la vostra salute potrebbe essere seriamente compromessa!! Per chi vuole comunque mantenere sani principi alimentari in questo periodo il gioco è duro. Per questo la mia proposta è di vedere e valutare la situazione con occhi diversi.

Siamo tutti consapevoli che la sana alimentazione si basa su principi inoppugnabili: diminuire gli zuccheri raffinati, non eccedere nei grassi, evitare l’abuso di cibi processati, non esagerare con le proteine e con le bevande alcoliche, prediligere cibi ricchi di vitamine e fibre a km 0. Diciamo che nelle feste riuscire in tutto questo è molto difficile, soprattutto se la tradizione fa parte della vostra famiglia.

Ma se provassimo a considerare sana alimentazione quella fatta di piacere e amore? Certo, questo non può essere la costante nelle nostre tavole, ma non sono certo le occasioni che andranno a disturbare il nostro equilibrio alimentare se durante l’anno il nostro approccio al cibo è salutare.

Il cibo “giusto” è anche quello che, in certe occasioni, ti fa stare bene, che attorno al tavolo delle feste ti nutre di famiglia e di calore, che anche a km di distanza ti ricorda le tue origini e ti permette di tenertele strette. È il cibo del cuore e che fa bene al cuore, con ingredienti impalpabili ma non per questo meno importanti.

Allora godete della Pasqua e dei sui manicaretti, dall’agnello alla colomba passando per le uova fatte in mille modi e per le tante primizie primaverili, del rito antico che ci lega alle generazioni passate e che ci permette di vivere nelle generazioni future, perché cibo è vita!!

La vostra Nutrizionista
Dott.ssa Giulia Martin


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