Aprile, dolce dormire… ma anche tempo del primo tiepido sole e di gite in montagna, al mare, in campagna, per godersi un piacevole pranzo al sacco. Spesso, nel mio lavoro, mi viene chiesto cosa mettere nello zaino per bilanciare correttamente un pasto al sacco. La risposta più logica è: “dipende dalla meta che si è prefissati e dallo sforzo previsto per raggiungerla”.
Naturalmente non si può prescindere da un’abbondante colazione al mattino che, per noi nutrizionisti, è considerato il pasto principale. Dopodiché, arriva il momento di preparare lo zaino, avendo cura di attrezzarsi con accessori adatti a garantire la corretta conservazione del cibo durante il trasporto, come una borsa termica, un frigo portatile ed eventualmente un thermos per le bevande calde.
È evidente che il pranzo al sacco va adattato a quelli che sono i gusti personali cercando però di rispettare le regole di una corretta e bilanciata alimentazione.
Le ricette sono davvero tante e dipendono ovviamente dalla meta.
Per la spiaggia si possono preparare piatti freschi e leggeri, come insalata di riso o farro, pasta con tonno, olive, rucola e pomodorini freschi, tonno e mozzarella con una foglia di menta o basilico, un’insalata mista con filetti di pollo grigliati, uno sformato di spinaci, di patate, erbette, o più semplicemente un panino con verdure grigliate e formaggio.
Se invece scegliamo la montagna, i piatti devono assolutamente rispettare il tipo di escursione programmata e saranno in funzione dello sforzo fisico richiesto.
Nello zaino non dovranno mancare noci, mandorle, datteri, uva sultanina, cioè prodotti facili da consumare anche durante l’escursione. Le bevande in thermos o nella borraccia saranno calde o fredde a seconda dell’itinerario: ad esempio, un the con miele o zucchero di canna è l’ideale se l’escursione prevede la sosta in alta quota.
Per le escursioni all’aria aperta, tra prati fioriti, dove la colazione al sacco diventa un momento conviviale, si può prevedere una grigliata di carne e verdure di stagione, in zone attrezzate, prevedendo per i vegetariani alternative a base di tofu o seitan. Non mancheranno i formaggi di malga e le insalate di riso, orzo, farro, insalatone con uova sode, pasta fredda e l’immancabile insalata di pollo.
Una soluzione più veloce? Un buon panino con prosciutto crudo, bresaola con rucola e scaglie di grana, fesa di tacchino su letto di radicchio e scarola, o con qualche affettato tipico della zona.
Non mi resta che augurare a tutti voi una buona passeggiata.
Il vostro nutrizionista
Dr. Paolo Paganelli