Tra gli alimenti più versatili in cucina troviamo le patate, che grazie al loro gusto leggermente dolce e alla loro consistenza sono adattabili a molte ricette, dall’antipasto al dessert.
Le patate sono ormai diffuse ed utilizzate in tutto il mondo, tuttavia la loro comparsa in Europa viene datata solo intorno alla metà del XVI secolo, quando i conquistadores spagnoli invasero il Perù e le portarono a casa insieme a tante altre ricchezze del Sud America.
Le varietà di questo tubero sono molteplici e dalle caratteristiche diverse, tanto che in cucina le varie tipologie vengono sfruttate in modo da esaltare le singole qualità.
PATATA A PASTA BIANCA:
ovviamente con il termine “pasta” si intende il colore interno della patata, e nel caso della bianca la polpa risulta molto chiara. Questa tipologia tende ad ammollarsi molto nella cottura, ed è quindi indicata per preparare tutte quelle pietanze in cui la patata va schiacciata, come il purè, le crocchette o gli gnocchi.
PATATA A PASTA GIALLA:
a differenza di quelle bianche, le patate a pasta gialla rimangono più compatte nella cottura, e per questo sono perfette al forno, fritte o bollite per preparare ad esempio delle insalate estive.
PATATA ROSSA
Anche queste come le pasta gialla sono tendenzialmente sode, quindi perfette per cotture al forno o al cartoccio.
PATATE NOVELLE
Sono le più giovani in commercio, perché vengono raccolte appena mature, per questo si presentano piccole e con la buccia molto sottile. Possono essere cucinate sia al forno che bollite
PATATE VIOLA
Questo tipo di patata nel gusto e nella consistenza assomiglia molto alle sorelle, la particolarità che la contraddistingue dalle altre è il colore. Infatti le metodologie di utilizzo sono legate essenzialmente a questa caratteristica, che rende i piatti molto particolari ed invitanti.
Ciò che rende veramente preziose le patate, tuttavia, non è la pasta, molto utilizzata ed apprezzata, ma è la buccia. Nella buccia di questo tubero, infatti, a prescindere dal colore, troviamo una alta concentrazione di vitamina C, B6, fibre e Sali minerali come il magnesio e il selenio.
Quest’ultimo caratterizza la patata stessa, essendo l’elemento che più la contraddistingue, e le conferisce proprietà come:
Attenzione però al mangiare la buccia, come per tutti i vegetali le scorze sono ricche di micronutrienti ma assorbono anche molte sostanze chimiche utilizzate in agricoltura e presenti nel terreno. È per questo che se vogliamo mangiare la patata con la sua buccia dobbiamo assicurarci che sia di origine biologica.
La patata inoltre è una solanacea, ovvero fa parte di quel gruppo di vegetali come il pomodoro, la melanzana e il peperone, che contengono solanina. Questa sostanza se consumata in grande quantità può disturbare il corpo e attivare gli stati infiammatori di basso grado. Gli studi dicono che con la cottura la solanina si disattiva, tuttavia è bene non esagerare nelle quantità anche da cotte.
Se i livelli di solanina tollerati sono bassi si può optare per la Batata che a differenza della cugina non contiene solanina, e per questo può essere utilizzata anche da cruda.
Essendo le patate ricche di amido per chi ha problemi di glicemia alta o per chi sta seguendo un regime alimentare dietetico il loro consumo sarebbe da limitare, tuttavia si è visto che l’impatto glicemico si abbassa quando la patata, una volta cotta, viene raffreddata. Quindi è consigliabile mangiare le patate lessate e fatte raffreddare, o sotto forma di gnocchi, o fatte al forno ma riscaldate in un secondo momento e non appena cotte.
La vostra Nutrizionista
Dott.ssa Giulia Martin