Difficile non amare la frutta: con il suo sapore dolce è infatti un piacere da assaporare e, per di più, salutare! Non tutti gli zuccheri della frutta però sono “buoni”, vediamo perché.
Fino a pochi anni fa l’unico zucchero presente nella nostra dispensa era il saccarosio estratto dalla canna da zucchero o dalla barbabietola. Il saccarosio è chimicamente costituito da due zuccheri semplici: il glucosio e il fruttosio, legati tra loro da un legame chimico che forma una molecola chiamata disaccaride.
È il nostro organismo che scinde questi due zuccheri in monosaccaridi, rendendoli biodisponibili come il glucosio e il fruttosio: questo meccanismo, chiamato idrolisi, avviene nello stomaco. Il nostro organismo utilizza il glucosio che viene immediatamente trasformato in fruttosio per mezzo di una reazione biochimica che prende il nome di glicolisi e solo da questo momento in poi viene prodotta energia.
Consumare frutta, che contiene saccarosio, glucosio e fruttosio in proporzioni diverse, significa garantirsi la produzione di energia per il nostro fabbisogno giornaliero.
Tuttavia, siccome la percentuale dei tre zuccheri può variare in relazione al tipo di frutto che consumiamo, è importante saper scegliere il prodotto che acquistiamo per diversi motivi:
1) il fruttosio, ad esempio, viene assorbito più lentamente nel tratto gastrointestinale rispetto al glucosio, ma viene metabolizzato più velocemente dal fegato. Inoltre ha un basso indice glicemico (I.G.) ma solo dopo aver consultato il proprio nutrizionista o il medico di base, può essere consigliato anche ai diabetici. Il quantitativo massimo giornaliero è compreso tra i 30 e i 50 grammi/die, valori decisamente molto alti da raggiungere se si mangiano frutta e verdura, a patto che non si ecceda nel consumo di uva.
2) molti prodotti che troviamo nei supermercati e che consumiamo regolarmente, come succhi di frutta e bevande a base di frutta, sono addizionati di zuccheri che hanno un’origine industriale. Per questo motivo mancano di quell’importante equilibrio tra saccarosio, glucosio e fruttosio che invece è assicurato da succhi di frutta o estratti Bio dove sulla confezione viene garantito il 100% di frutta senza zuccheri aggiunti.
La scelta che facciamo al supermercato, derivante da una lettura attenta dell’etichetta in cui sono riportati i valori nutrizionali ed il contenuto di sostanze biologicamente attive, è fondamentale per garantirsi una corretta alimentazione e di conseguenza restare in buona salute.
Concludendo, gli zuccheri della frutta, essendo naturali e bilanciati, fanno bene, ma devono essere assunti con intelligenza e consapevolezza derivanti dalla conoscenza e dall’informazione.
Auguro a tutti voi un sereno e piacevole mese di novembre.
Dr.Paolo Paganelli
Nella tabella sono indicate le percentuali di zucchero presenti nella frutta più consumata per 100 gr di prodotto: