Il cibo che fa bene ai capelli
10 OTTOBRE 2017
Autunno: cadono le foglie e cadono anche i capelli. Nell’immaginario collettivo c’è sempre stata quest’idea che in autunno fosse normale perdere i capelli e c’è qualcosa di vero in quello che si racconta. Gli animali, per esempio, perdono il pelo estivo per rivestirsi di una pelliccia invernale più fitta e calda.

Nel caso dell’uomo, è normale che i capelli periodicamente cadano per consentire un ricambio, ma è anche chiaro che questo fenomeno deve essere mantenuto in certi limiti, altrimenti dobbiamo sospettare un problema di calvizie.

Fisiologicamente, un capello cade quando il follicolo ha iniziato a produrne uno nuovo; si perdono mediamente dai 50/80 capelli ogni giorno ed in autunno si passa a 100/170 e anche di più.
La ricerca in ambito tricologico ha evidenziato che che nello stesso individuo la caduta autunnale non è sempre uguale ma varia, in più o in meno, in relazione alle mutate condizioni ambientali.

Innanzitutto, i capelli cadono per effetto del danno solare che si è ricevuto durante l’estate: l'esposizione ai raggi ultravioletti, nella maggior parte degli individui, porta  i bulbi piliferi in fase detta di telogen, la fase di caduta.

Inoltre, il capello è sincronizzato con le variazioni stagionali: in primavera ne crescono di più per proteggere meglio la cute della testa durante l'estate, in autunno in preparazione a un periodo di ridotta insolazione.

Recenti studi hanno dimostrato che non solo il sonno ha una relazione con la melatonina ma anche i capelli. Questa sostanza, prodotta dal nostro organismo, sarebbe in grado di preservarne la caduta: funziona come orologio biologico, e aiuterebbe l'organismo ad adattarsi ai cambiamenti stagionali regolandone la crescita.

Un regime alimentare vario ci può aiutare a contenere nei limiti questo fenomeno: un corretto apporto di proteine, vitamine e sali minerali mantiene la nostra chioma in salute.

Tra i prodotti consigliati da noi nutrizionisti ci sono uova e pesce, oltre che gli onnipresenti legumi (fagioli, ceci, lenticchie), ricchi di zinco e di selenio.
Potrete poi inserire nella vostra dieta frutta secca e semi oleaginosi come mandorle, anacardi, noci del Brasile, semi di girasole, semi di zucca e pinoli.

Nella stagione autunnale sarebbe bene aumentare anche l'introito di ferro, che è possibile ricavare dalle proteine animali (carne e pesce), ma anche dai legumi.
Un ruolo decisivo lo svolge anche la vitamina B5 (o acido pantotenico), contenuta nel lievito di birra, nei semi di sesamo e di girasole, nelle uova e nei cereali integrali. 

Non dimentichiamo anche la vitamina B6 (piridossina), reperibile nel germe di grano, nel fegato, nel latte e nel pesce, in compagnia della B8 (biotina), abbondante nel tuorlo d'uovo  e nelle proteine animali.
Per finire, gli omega 3: importanti antiossidanti che potrete trovare nel pesce e nei crostacei.

Sorridiamo all'autunno: ce n’è davvero per tutti i gusti. Questa volta le mani nei capelli possiamo metterle con tranquillità senza l'ansia di  trovarceli tra le dita.


Un caro saluto a tutti dal vostro biologo nutrizionista Dr. Paolo Paganelli.

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