In Italia esistono 700 cultivar diverse di piante di olio d’oliva e nel mondo più di 1.200. Il nostro Paese detiene quindi un evidente primato che non va dimenticato né tantomeno trascurato. La qualità delle coltivazioni è legata essenzialmente alle buone caratteristiche pedoclimatologiche della nostra Penisola; è per questa ragione che il nostro olio da nord a sud è considerato il migliore.
Analizziamo nei dettagli le proprietà chimico-fisiche dell’olio d’oliva.
Si tratta di un alimento fondamentale all’interno della dieta mediterranea: le sue peculiarità organolettiche e nutrizionali sono il sigillo del suo valore nutraceutico e viene prodotto da olive lavorate secondo processi unicamente meccanici.
Le condizioni in cui queste ultime vengono lavorate per produrre un alimento “extravergine” devono essere mantenute costanti affinché l’acidità libera, espressa in acido oleico, non risulti superiore allo 0,8%.
Il gusto di un olio d’oliva di alta qualità deve essere quanto più simile possibile all’essenza del suo frutto, perché si tratta di una vera e propria “spremuta” che deve avere un sapore leggermente amaro o piccante.
L’“oro verde”, così potremmo definirlo, è composto per la maggior parte da lipidi, i quali sono ricchi di acidi grassi monoinsaturi (i cosiddetti “grassi buoni”) che lo rendono un alimento adatto sia per la frittura che per la conservazione dei prodotti.
Dal punto di vista nutrizionale, questo alimento è costituito prevalentemente da grassi vegetali monoinsaturi, che sono estremamente salutari e producono effetti positivi sull’intero sistema cardiocircolatorio e sulla salute in generale.
Non mancano poi vitamine e beta-caroteni con funzioni antiossidanti a vantaggio di tessuti e cellule.
Tuttavia perché un olio possa essere considerato extravergine, deve rispettare diversi parametri chimici, che sono:
Invito i consumatori a prestare attenzione alla qualità dell’olio; il sapore e le caratteristiche organolettiche dipendono dall’acidità e dalla presenza di perossidi. Più bassa è l’acidità più il prodotto è buono, più alti sono i perossidi, più esso è di scarsa qualità e ha un sapore rancido.
Purtroppo esistono in commercio delle miscele di olio, spesso commercializzate come italiane, prodotte con olive che provengono da altri Paesi del Mediterraneo i cui sistemi di molitura e stoccaggio non sono certificati.
Non ci sono controindicazioni al consumo di questo alimento, che è adatto sia ai grandi che ai piccini.
Se state seguendo una dieta, l’ideale è non superare i 10 grammi giornalieri, che corrispondono a un bel cucchiaio da cucina, meglio se crudo.
Un caro saluto dal vostro nutrizionista.