CADORO
La tavola delle feste: la tradizione nel piatto

La tavola delle feste: la tradizione nel piatto

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17 DICEMBRE 2021

Come ogni anno è arrivato il Natale, e come vuole la tradizione ci troviamo a tavola con amici e parenti pronti ad assaporare l’atmosfera e i cibi che caratterizzano il Natale stesso.

Certo, ormai questo è un rito che si ripete da tantissimi anni, ma ci siamo mai chiesti quali sono le vere origini del Natale e perché il modo di festeggiarlo è simile in qualsiasi paese del mondo nel quale ci troviamo? E siamo sicuri di festeggiarlo realmente secondo il vero spirito che lo rappresenta?

Tutti sappiamo che a Natale ricorre la nascita di Gesù, siamo quindi davanti ad una festa tipicamente cristiana che non tutte le professioni del cristianesimo festeggiano il 25 dicembre, ad esempio per le Chiese ortodosse questa festività cade il 6 gennaio, giorno in cui la Chiesa cristiana cattolica festeggia l’Epifania.

Nonostante la nascita di Cristo risalga a più di 2 mila anni fa, i cristiani iniziarono a festeggiare il Natale solo intorno al IV secolo d.C, attingendo da feste Ebraiche già esistenti, in primis alla festa dell’Hannukkah, ma adattandole ad un messaggio molto diverso da quello di partenza.

Le influenze da cui il cristianesimo ha attinto per fare del Natale una delle sue festività principe non sono, però, solo di origine religiosa. È risaputo che il Natale rimanda anche a delle ricorrenze prettamente pagane, tra le più significative sicuramente quella legata al solstizio d’inverso, il giorno più corto dell’anno, molto importante per le popolazioni Celtiche che lo festeggiavano, tra l’altro erroneamente, proprio il 25 dicembre. Perché i cristiani hanno preso ispirazione proprio da questo culto pagano? Perché il solstizio d’inverno celebra il Sole, che nella religione cristiana è rappresentato proprio dalla figura di Cristo.

Ma la festa del Natale porta con sé anche tradizioni e simboli più o meno religiosi, ad esempio lo scambio di doni, Babbo Natale, l’albero e il buon cibo. Proviamo ad analizzarne qualcuno per capire nel profondo lo spirito di questa festività.

L’ALBERO DI NATALE

La storia magica si nasconde dietro gli addobbi piuttosto che nell’albero in se. Si narra infatti che un giocoliere di Betlemme assistette alla nascita di Gesù ma, essendo povero, non poté portargli nessun dono. Così decise di regalare al bambinetto uno spettacolo di giocoleria facendolo sorridere. Anche la punta dell’albero, nella quale solitamente si appone una stella, ricorda la stella cometa che guidò i Re Magi.

BABBO NATALE

Tutti i bambini aspettano con ansia il Natale per spedire la letterina carica di richieste più o meno particolari al grosso omone dalla barba bianca chiamato Babbo Natale.

Come molti sanno la figura di Babbo Natale deriva dalla leggenda di San Nicola, infatti nei paesi nordici l’arrivo dei doni è anticipata al 6 dicembre, data che festeggia il Santo.

CIBO E CONVIVIALITA’

Il cibo che caratterizza le feste del periodo natalizio sono ricorrenti in tutta Italia e possono variare da regione a regione: dal panettone al torrone, dal brodo alle lasagne, dal pesce della vigilia al bollito del giorno di Natale.

Pur mantenendo una linea comune, anche nelle modalità di festeggiare ogni regione italiana mette del suo.

Ci sono infatti regioni in cui la notte della Vigilia è doveroso andare in chiesa alla messa di mezzanotte, mentre in altre si passa questa notte magica mangiando e festeggiando.

In tutto ciò non c’è regola nutrizionale che tenga, Natale è Natale e come tale va vissuto e assaporato.

Nel piatto del Natale non è solo il cibo che ci nutre, ma anche la tradizione, la magia, il calore e l’unione, che oggi come oggi possono essere una vera e propria medicina.

Buon Natale

 

La vostra Nutrizionista
Dott.ssa Giulia Martin


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