Ahimè, le vacanze per molti sono terminate e abbiamo in prospettiva un lungo autunno e un lungo inverno.
Sembra curioso, ma la stanchezza, il senso di stordimento e la difficoltà di concentrazione che ci assalgono rientrando al lavoro dopo le vacanze hanno un nome: “sindrome da rientro” o “stress da rientro”.
Non si tratta di una malattia ma di un disturbo generico che ci impedisce di rientrare nella nostra quotidianità con la giusta grinta. Le vacanze vengono infatti vissute come una fuga dalla realtà, dagli impegni, dalle pressioni, dalle responsabilità, un momento in cui si ritorna a essere maggiormente connessi con i propri desideri e con il proprio Io. Inevitabilmente, quindi, il ritorno alla routine viene vissuto come una sorta di violenza: finito il tempo per sé stessi e per coltivare la propria parte più autentica, si deve tornare a ritmi imposti dall'esterno che, nella maggior parte dei casi, non sono rispettosi delle esigenze personali. Il cervello vive e percepisce il rientro al lavoro come una situazione potenzialmente pericolosa e invia messaggi di allerta al sistema nervoso centrale.
I sintomi sono generalmente: malinconia e tristezza profondi, nervosismo e ansia, sbalzi d’umore, diffuso senso di malessere, difficoltà di concentrazione, tachicardia e spossatezza, e colpiscono indistintamente sia gli adulti che i giovani.
Allora come gestire sul piano psichico e fisico questo momento così delicato?
Le tecniche sono diverse ma sicuramente quelle più accreditate sono legate ad una corretta alimentazione basata su frutta e verdura di stagione, evitando i cibi spazzatura anche se questi, spesso, risultano a livello psicologico una sorta di ancora di salvezza, un “conforto” dato dall’apparente senso di piacere e di benessere che si prova durante il consumo.
Importante è l’attività fisica, non di elevata intensità, ma a passo sostenuto perché ci aiuta a scaricare la tensione e liberare la mente.
Raccontate agli amici con entusiasmo le vostre vacanze; questo aiuta a riassaporare la gioia dei momenti vissuti e ritrovare il sorriso.
Alla sera, prima di coricarvi, lasciatevi trasportare e cullare da una tisana al tiglio, alla valeriana o al biancospino. Queste piante hanno un effetto rilassante che vi aiuterà a dormire meglio e svegliarvi con maggior vigore.
Purtroppo non esistono cibi che possono favorire la concentrazione e la giusta ripresa dei ritmi di lavoro, ma solo cibi che per le loro caratteristiche antiossidanti e rinfrescanti (frutta e verdura di stagione), possono aiutarci a vivere meglio la sindrome da rientro.
Siate sempre e comunque felici per le vacanze vissute e ricordate che… se vogliamo programmare una nuova vacanza occorre riprendere a lavorare.
Buon rientro a tutti.
Dott. Paolo Paganelli