Buone regole per affrontare il caldo estivo
14 LUGLIO 2017

"Che caldo… Non se ne può davvero più!” .

Le temperature di queste ultime settimane hanno messo a dura prova la nostra salute e la nostra capacità di sopportazione.

Chi si trova in città in questo periodo dell'anno sogna un bagno rinfrescante al mare o al lago e una passeggiata in montagna, ma anche i più fortunati vacanzieri non se la passano meglio. 

Quando le temperature sfiorano i 40 gradi, come si sta verificando in queste settimane nel nostro Paese, ed il tasso di umidità raggiunge punte intorno al 60 %, la sudorazione aumenta in modo così elevato che perdiamo enormi quantità di liquidi, di sali minerali, di vitamine, difficilmente integrabili se non si procede anche con una adeguata alimentazione.

La disidratazione spesso si associa al colpo di calore:  è un problema serio che colpisce tutti, in prevalenza bambini ed anziani e non sempre né siamo consapevoli ed in grado di diagnosticarla rapidamente.
È subdola, si presenta con sintomi non sempre comprensibili ai non addetti ai lavori come confusione mentale, mal di testa, problemi intestinali, diarrea, spossatezza, vertigini, nausea, sete intensa, crampi muscolari, difficoltà a prendere sonno, eccetera.

Si parla genericamente di esaurimento da colpo di calore e si può far fronte seguendo alcune semplici regole ed una alimentazione adeguata alla stagione.


Le regole sono quelle raccomandate anche dall'OMS: evitare di esporsi al sole nelle ore più calde e, se possibile, godersi il mare al mattino presto (dalle 7.00 alle 11.00) e nel pomeriggio inoltrato (dalle 16.00 alle 19.00), e se questo fosse difficile o impossibile, sarebbe importante seguire almeno una dieta idratante fatta in prevalenza di frutta e verdura di stagione.


La colazione al mattino è buona regola durante tutte le stagioni dell’anno, come pane e marmellata, un frutto, caffè con latte vaccino ma anche bevande di riso, di mandorle o d'avena.


Abbiamo detto che uno dei fattori predisponenti alla disidratazione è la perdita di liquidi, quindi l'ideale è introdurre almeno 2 litri di acqua al giorno fuori dai pasti (possibilmente non ghiacciata), più quella contenuta nella frutta e nella verdura che consumeremo durante la giornata. 
Attenzione perché può accadere, soprattutto negli anziani, che non si abbia lo stimolo della sete e quindi si tenda a non bere molto nonostante la sudorazione profusa.

In estate bisogna moderare il consumo di zuccheri, soprattutto quelli semplici e raffinati e moderare significativamente le bevande alcoliche.

È importante favorire gli alimenti di facile digestione: pasti importanti richiedono tempi di digestione più lunghi che portano ad un affaticamento del fegato e dello stomaco. La digestione richiede un elevato afflusso di sangue e ciò ne riduce il flusso cutaneo, che è importantissimo per la dispersione del calore corporeo.


Diamo spazio alla nostra fantasia e consumiamo generosamente frutta e frullati a base di melone, anguria, pesche, albicocche, prugne. Inseriamo nella nostra dieta quotidiana mirtilli, more, lamponi, ribes, tutti prodotti ricchi di sostanze antiossidanti, vitamine e sali minerali.

Non dimentichiamo la verdura, consumata cruda o grigliata, ricca in fibre ed acqua (l’85-90 % del peso di questi alimenti è rappresentato dall'acqua) e via libera a insalate di pomodori, zucchine alla julienne, barbabietole, peperoni, melanzane consumate con riso freddo, kamut o farro.

Evitiamo invece di consumare fritti, brasati, carni grigliate e formaggi stagionati, tutti cibi ricchi di grassi.

Buona estate a tutti dal vostro Nutrizionista.


Dr. Paolo Paganelli


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